Merdadartista

Perché c’è bisogno di resistere. Sì, di opporre una strenua resistenza, soprattutto ora che in Italia, così come in molti altri posti del mondo, prevalgono istanze razziste, propagande omofobe, politiche securitarie, accompagnate dalle chiusure di porti e menti, menti obnubilate da venditori di paure, sdoganatori di bassi istinti, reclutatori d’odio, ipnotizzatori di imbecilli, in una parola:fascisti.

 

E per resistere al fascismo, che prima d’essere dottrina e prassi politica fondata sulla violenta e indiscriminata affermazione di motivi nazionalistici, è esaltazione dell’egoismo su cui basare l’intera concezione della vita e dei rapporti umani e sociali, con ciò giustificando l’uso indiscriminato della forza e della sopraffazione, noi che siamo poveri poeti, artisti, saltimbanchi, zingari, possiamo solo opporre la nostra arte, ricercando la bellezza e i fiori, fossero anche soltanto quelli nati per caso tra gli interstizi di un marciapiede. Questo spazio è

quell’interstizio.

 

Qui si discute di e si fa letteratura senza la pretesa d’essere rivista letteraria.

 

Qui si discute e si scrive di politica ma senza credersi

l’Astrolabio.

 

 

Qui si offre uno spazio a chi abbia scritto un libro di poesie, un romanzo, un saggio, come a chi abbia registrato un brano, girato un video dipinto un quadro e voglia promuoverlo e venderlo, ma senza la freddezza da grande magazzino degli store virtuali.

 

Qui si resiste ricercando la bellezza.

 

Qui si resiste condividendo cause, come quella dei nostri amici di acad, o quelle di Radio Radicale sulle carceri e i carcerati.

 

Qui noi si resiste, e più saremo meglio resisteremo.